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‘Per fede Mosè, fattosi grande, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del *faraone, preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio, che godere per breve tempo i piaceri del peccato; stimando gli oltraggi di Cristo ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. Per fede abbandonò l’Egitto, senza temere la collera del re, perché rimase costante, come se vedesse colui che è invisibile. ‘
Oggi, mentre riflettevo su una sofferenza subita a causa della mia fede in Cristo, questo passo mi è tornato subito alla mente:
“Per fede Mosè…”
Sì, perché Mosè si trovò davanti a una scelta importante: godere della posizione privilegiata a corte come figlio della figlia del faraone con tutte le comodità, onori e ricchezze oppure identificarsi con il popolo di Dio, condividendo la loro sofferenza e umiliazione.
E lui scelse Dio.
Così anche noi, ogni giorno, abbiamo davanti una scelta. Gesù ci ha lasciato parole eterne e consolanti:
“Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli… Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.”
Matteo 5:3,10
Queste parole non valgono solo per un momento nella nostra vita, ma sono una chiamata quotidiana. Gesù stesso ci ha detto:
“Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua.”
Luca 9:23
Rinunciare a se stessi significa dire “no” al nostro orgoglio, al desiderio di vendicarci quando siamo offesi, alla voglia di primeggiare o di essere riconosciuti. Significa passare sopra all’offesa, perdonare, non rispondere al male con il male, porgere l’altra guancia, amare i nemici. Significa vivere come chi è già morto a se stesso e è risorto con Cristo. Come disse Paolo:
“Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me.”
Galati 2:20
La Bibbia è piena di uomini e donne che, per fede, hanno scelto l’opera di Dio:
Abramo lasciò Ur dei Caldei per una terra che non conosceva, confidando nella promessa di Dio (Ebrei 11:8).
Daniele preferì rischiare la vita piuttosto che smettere di pregare il suo Dio (Daniele 6).
Anania, Misael e Azaria non piegarono le ginocchia alla statua d’oro e furono gettati nella fornace, ma Dio era con loro (Daniele 3).
Pietro, Giovanni, Matteo e tanti altri lasciarono tutto per seguire Gesù.
Mardocheo si rifiutò di piegarsi davanti al nemico di Dio.
Giuseppe resistette alla tentazione in Egitto perché temeva il Signore.
Tutti questi hanno scelto la via stretta, quella che conduce alla vita.
E anche noi, oggi, dobbiamo scegliere.
Gesù ci ha detto:
“Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo… perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore.”
Matteo 6:19-21
Mosè fece esattamente questo.
Ritenne più prezioso essere vituperato per Cristo che godere per un breve tempo delle ricchezze e dei piaceri del peccato
Anche per noi questa è una grande consolazione:
le offese, le persecuzioni, le rinunce, tutto quello che soffriamo per il Signore, non è vano.
Avremo una ricompensa eterna.
E se oggi ti senti scoraggiato, se stai attraversando una prova, guarda a Mosè.
La Scrittura dice che era l’uomo più mansueto della terra (Numeri 12:3), eppure affrontò grandi difficoltà.
Il popolo lo contestava, mormorava, lo accusava… ma lui rimase fedele.
Scelse di servire Dio anche se si sentiva incapace, tanto che disse al Signore:
“Io non sono un uomo di parola facile…”
Esodo 4:10
Eppure Dio lo usò con potenza.
In Atti 7:25, leggiamo che:
“Egli pensava che i suoi fratelli avrebbero capito che Dio voleva salvarli per mezzo suo; ma essi non compresero.”
Mosè fu rifiutato, come spesso accade anche a chi serve Dio oggi.
Ma Dio non sbaglia mai. Chi si fida di Lui, anche se passa per il fuoco, non sarà mai abbandonato.
Anche noi, come Mosè, siamo chiamati a camminare guardando a Colui che è invisibile, mantenendo gli occhi fissi su Gesù, l’autore e compitore della nostra fede.
Non viviamo per le ricchezze di questo mondo, ma per una speranza incorruttibile.
E la nostra ricompensa sarà santa:
Stare per sempre con Gesù, nella Sua gloria.
E allora sentiremo quelle parole meravigliose, dette non per chi ha avuto successo secondo il mondo, ma per chi è stato fedele:
“Ben fatto, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore.”
Matteo 25:21
Dio vi benedica.
Siate forti, restate fedeli. Guardate all’invisibile.
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Scritto da: Abramo Spina
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