Listeners:
Top listeners:
Radio Cristiana FHL
Bible Stream
today5 Novembre 2024 46 2
‘Noi dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, com’è giusto, perché la vostra fede cresce in modo eccellente, e l’amore di ciascuno di voi tutti per gli altri abbonda sempre di più; in modo che noi stessi ci gloriamo di voi nelle chiese di Dio, a motivo della vostra costanza e fede in tutte le vostre persecuzioni e nelle afflizioni che sopportate.
Questa è una prova del giusto giudizio di Dio, perché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche soffrite.
Poiché è giusto da parte di Dio rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; e a voi che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo del nostro Signore Gesù.
Essi saranno puniti di eterna rovina, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, quando verrà per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, perché la nostra testimonianza in mezzo a voi è stata creduta.
Ed è anche a quel fine che preghiamo continuamente per voi, affinché il nostro Dio vi ritenga degni della vocazione e compia con potenza ogni vostro buon desiderio e l’opera della vostra fede, in modo che il nome del nostro Signore Gesù sia glorificato in voi, e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e Signore Gesù Cristo.’
Seconda lettera ai Tessalonicesi 1:3-12
Iniziamo questa meditazione partendo da una domanda che ci è stata posta attraverso i nostri canali social:
“Può un Cristiano vendicarsi? Cosa ci insegna la Bibbia riguardo alla vendetta?”
Vogliamo ringraziarvi per il vostro supporto e per il vostro amore nel condividere le vostre domande, che arricchiscono le nostre riflessioni.
Il passo che vogliamo considerare si trova in 2 Tessalonicesi 1:3-12.
L’apostolo Paolo scrive a una comunità perseguitata, messa alla prova e scoraggiata dalle difficoltà che affronta per la propria fede.
La chiesa di Tessalonica subiva pressioni sia dall’ambiente pagano circostante che dalle autorità locali, e queste afflizioni hanno condotto molti credenti a interrogarsi sul significato delle loro sofferenze e sull’attesa del ritorno di Cristo.
Paolo sottolinea la fedeltà di Dio, che vede ogni prova e persecuzione, e promette che il Signore Gesù “apparirà dal cielo… per far vendetta di coloro che non conoscono Dio” 2 Tessalonicesi 1:7-8.
Di fronte alle difficoltà e alla tentazione della vendetta, questo messaggio è chiaro: un Cristiano non può vendicarsi.
Dio ci chiama invece a perdonare e a pregare per chi ci maltratta e ci perseguita.
Pensiamo al Signore Gesù, che sulla croce pregò per i suoi persecutori: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno” Luca 23:34.
Lo stesso fece Stefano, che mentre veniva lapidato pregava: “Signore, non imputare loro questo peccato” Atti 7:60.
Questa lotta contro il desiderio di vendetta è naturale; fa parte della nostra umanità caduta.
Da quando Adamo ed Eva peccarono, abbiamo ereditato una natura incline a reagire con rabbia o risentimento.
L’apostolo Paolo descrive questo conflitto tra la carne e lo Spirito, scrivendo in Romani 7:19:
“Infatti il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio“.
Quando ci sentiamo traditi o feriti, emerge la nostra fragilità umana, e la nostra natura ci spinge alla vendetta.
Ma Dio ci chiama a superare questa reazione e a coltivare un cuore pronto a perdonare, senza lasciare che le radici di amarezza crescano fino a soffocarci.
Dio ci mostra inoltre la sua serietà verso il peccato e le sue conseguenze.
In Atti 9:4-5, il Signore Gesù, apparendo a Saulo sulla via di Damasco, gli chiese: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”
In queste parole, il Signore Gesù si identifica profondamente con la sofferenza della chiesa, dimostrando come ogni afflizione inflitta ai credenti venga sentita anche dal Signore.
Quando ci troviamo di fronte a ingiustizie, ricordiamo che Dio ha il pieno controllo, anche se a volte non comprendiamo subito come ogni situazione possa cooperare per il nostro bene.
Dio può persino usare questi momenti per rafforzare il nostro carattere e far crescere in noi la sua immagine, distaccandoci dalle abitudini e dalle reazioni della nostra vecchia natura.
A volte, la ferita più profonda ci viene inflitta proprio da chi consideriamo un amico o una persona fidata; come dice il Salmo 41:9:
“Persino l’amico in cui confidavo, che mangiava il mio pane, ha alzato contro di me il suo calcagno“.
Quando viviamo queste esperienze, dobbiamo ricordare che Dio è fedele e giusto.
Non ci viene chiesto di augurare il male a chi ci ferisce, ma di affidare le nostre ferite al Signore, perché è scritto: “A me la vendetta; io darò la retribuzione”, dice il Signore Romani 12:19.
E in 1 Cronache 16:22, Dio ci mette in guardia: “Non toccate i miei unti, non fate del male ai miei profeti“.
Quindi, come Cristiani, non possiamo desiderare vendetta; piuttosto, siamo chiamati a pregare per coloro che ci fanno del male e a chiedere a Dio di guarire le nostre ferite, liberandoci dal rancore.
il Signore Gesù stesso ci insegna questo con la parabola del servitore spietato Matteo 18:23-35:
un servo, perdonato di un debito enorme dal suo padrone, rifiuta a sua volta di perdonare un debito minore a un altro servo.
Questa storia ci ricorda che, come Dio ha misericordia di noi, dobbiamo perdonare chi ci deve qualcosa, perché non possiamo ricevere perdono se non siamo disposti a donarlo.
All’interno della comunità cristiana, Dio ci chiama a gestire le offese in modo responsabile e fraterno, non come nel mondo.
Il Signore Gesù ci guida con chiarezza, insegnandoci a cercare la riconciliazione tra fratelli.
Anche quando portiamo un’offerta a Dio, Matteo 5:23-24 ci insegna che, se abbiamo qualcosa contro un fratello, dobbiamo prima riconciliarci con lui. Chi offende e chi è offeso sono entrambi chiamati a fare il possibile per ristabilire la pace, e Gesù ci dà delle istruzioni precise.
Il primo passo è affrontare il fratello da soli, cercando la riconciliazione.
Se ci ascolta, abbiamo guadagnato un fratello.
Se però rifiuta di ascoltare, il secondo passo è coinvolgere uno o due testimoni per cercare una soluzione pacifica.
Infine, il terzo passo è coinvolgere l’intera chiesa: “Se rifiuta di ascoltare anche loro, dillo alla chiesa; e se rifiuta di ascoltare anche la chiesa, sia per te come un pagano e un pubblicano” Matteo 18:17.
Perciò, incoraggiamoci a lasciar andare il rancore verso chi ci ha ferito, perché questi legami ostacolano la nostra comunione con Dio. Ricordiamo che Dio vede ogni situazione e sa qual è il modo migliore di agire.
In alcune circostanze, siamo chiamati a usare saggezza: “siate prudenti come serpenti e semplici come colombe” Matteo 10:16.
È saggio rivolgersi a chi può offrirci una guida, come il nostro pastore o fratelli maturi nella fede.
Confesso che anch’io, quando mi sono sentito ferito, ho provato la difficoltà di perdonare.
Ma attraverso la preghiera ho trovato un modo per chiedere aiuto a Dio.
Ho pregato così: “Signore, Tu conosci quanto questa situazione mi abbia ferito; umanamente mi sento triste e ho desiderio di vendetta.
Ma so che questa è solo la mia reazione carnale. La tua volontà è che io perdoni e ami, e desidero lasciare andare questa offesa.
Ti chiedo aiuto per superare questo rancore.”
Ogni volta che ho pregato sinceramente in questo modo, Dio ha risposto, riempiendomi del Suo amore.
Dio ci chiama a perdonare, come Lui ha perdonato noi.
Lasciamo che sia Lui a operare, confidando che ogni cosa coopera al bene di quelli che amano Dio Romani 8:28, e chiediamogli la grazia di amare e perdonare, seguendo il cammino che Gesù stesso ci ha tracciato.
Dio vi benedica.
Questo articolo è una creazione originale di Radio Cristiana FHL. È fondamentale sottolineare che la riproduzione o l’utilizzo del suo contenuto, in qualsiasi forma, non è consentito senza il consenso esplicito di Radio Cristiana FHL
(Cristomihasalvato@gmail.com). Ogni tentativo di modifica, distribuzione o vendita del testo è vietato. La pubblicazione di questo articolo è stata effettuata con il permesso dell’editore originale.
Per scoprire ulteriori risorse e informazioni, vi invitiamo a visitare il nostro sito ufficiale: www.radiocristianafhl.com
©Radio Cristiana FHL
Scritto da: Abramo Spina
Bibbia Dio Gesù Radio Cristiana FHL Riflessioni Cristiane Vangelo
Copyright © 2024 Radio Cristiana Faith Hope & Love
Tutti i diritti riservati.
Numero Licenza SIAE: 202300000210
Commenti post (0)