Riflessioni Bibliche

Ritorna al Corpo: lì c’è la benedizione

today18 Aprile 2025 89

Sfondo
share close

 

Passo di riferimento.

‘ Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo per mezzo del sangue di Gesú, per quella via nuova e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la *cortina, vale a dire la sua carne, e avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse. Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all’amore e alle buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono soliti fare, ma esortandoci a vicenda; tanto piú che vedete avvicinarsi il giorno.’

📖Lettera agli Ebrei 10:19-25


Dio non ci chiama all’isolamento, ma alla comunione

Nel cammino con Dio, molti di noi attraversano momenti in cui si sentono spinti a isolarsi. A volte è la delusione, altre volte sono le ferite ricevute nella chiesa, o semplicemente un senso di distanza interiore che ci porta a pensare: “Basta, camminerò solo con Dio. Non ho bisogno di nessuno.” Ma è davvero questa la volontà del Signore?

Se scorriamo le pagine della Bibbia, vediamo che Dio certamente si è rivelato a singoli uomini e donne — ad Abramo, a Mosè, a Davide, a Elia — ma non ha mai smesso di camminare con il Suo popolo. L’Eterno non è solo il Dio di individui, è “l’Eterno degli eserciti”, il Dio che cammina con un corpo, con una famiglia, con una nazione santa, con una Chiesa.

“Io sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo.” (Geremia 31:33)

“L’Eterno degli eserciti è con noi; il Dio di Giacobbe è il nostro rifugio.” (Salmo 46:7)

Dio ci ha creati per vivere insieme, e non da soli. Non è un caso che Gesù abbia detto:

“Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono lì in mezzo a loro.” (Matteo 18:20)

C’è una presenza speciale, una benedizione diversa, che Dio riserva quando siamo insieme. La comunione fraterna è uno degli ambienti dove il cielo si manifesta. È lì che si esercita il perdono, l’amore, l’umiltà, l’esortazione e la crescita.

“Ecco quanto è buono e quanto è piacevole che i fratelli dimorino insieme nell’unità! … Là infatti l’Eterno ha ordinato la benedizione, la vita in eterno.” (Salmo 133:1,3)

Ma perché allora molti scelgono di allontanarsi?

Spesso accade perché si sono vissute esperienze dolorose. Parole dure, incomprensioni, tradimenti spirituali, ipocrisie, spaccatura nella chiesa ect. E quando il cuore è ferito, si alza una barriera: si ascolta la Parola con sospetto, si guarda chi predica con giudizio, e si finisce per pensare che il problema sia sempre negli altri. È più facile dire “nessuno è veramente da Dio” piuttosto che fermarsi e chiedere: “Forse il mio cuore ha bisogno di guarigione?”

Anche Elia, grande profeta di Dio, arrivò a pensare di essere rimasto solo:

“Sono rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita.” (1 Re 19:10)

Ma Dio gli rispose con misericordia:

“Mi sono riservato settemila uomini che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal.” (1 Re 19:18)

Non siamo mai soli come pensiamo. C’è sempre un popolo fedele, anche se non lo vediamo. Forse silenzioso, forse umile, ma c’è. E Dio continua a camminare con loro.

La Scrittura ci invita sì a esaminare ogni cosa (1 Tessalonicesi 5:21), ma ci avverte anche di non diventare giudici implacabili, soprattutto verso chi serve Dio sinceramente anche se in modi diversi dai nostri. Se iniziamo a criticare chiunque non segua il nostro modo di vivere la fede — pur restando nel solco della Parola — forse il problema non è più dottrinale, ma di cuore.

“Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre.” (1 Giovanni 2:9)
“Chi non ama suo fratello che ha visto, come può amare Dio che non ha visto?” (1 Giovanni 4:20)

Quando l’amore viene meno, viene meno anche la comunione. Quando il perdono non scorre più, anche la benedizione si interrompe. Come potremmo crescere nel Corpo di Cristo se ci stacchiamo da esso?

“Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua.” (1 Corinzi 12:27)

L’organo separato dal corpo non sopravvive. Anche se funziona per un po’, è destinato a seccarsi. Così è per il credente che si isola: può continuare ad avere rivelazioni, visioni, emozioni… ma lentamente si spegne la vita spirituale vera, quella che cresce nel confronto, nella correzione, nell’amore reciproco.

“Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; e se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono.” (1 Corinzi 12:26)

Gesù si ritirava, ma non si isolava

Anche Gesù si prendeva tempi di solitudine con il Padre (Luca 5:16), ma tornava sempre ai discepoli, alla folla, al popolo. C’è una grande differenza tra ritirarsi per cercare Dio e isolarsi per sfuggire agli uomini. Il primo porta vita, il secondo porta morte spirituale.

Ecco perché, se oggi senti che non riesci più ad avere comunione, che giudichi tutti, che ti sei chiuso… il Signore non ti condanna. Ti invita a guarire.

“Crea in me, o Dio, un cuore puro, e rinnova dentro di me uno spirito saldo.” (Salmo 51:10)

“Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che lamentarsi contro un altro. Come Cristo vi ha perdonati, così fate anche voi.” (Colossesi 3:13)

“Beati i misericordiosi, perché essi otterranno misericordia.” (Matteo 5:7)

Oggi è il tempo del ravvedimento

Dio non ti chiama all’isolamento, ma alla comunione. Non ti chiede di negare le tue ferite, ma ti invita a portarle a Lui per guarirle. Non ti forza a fidarti degli uomini, ma ti mostra che nel Suo Corpo c’è ancora vita, amore e verità.

Non lasciare che le delusioni del passato ti rubino le benedizioni del presente. Dio ha ancora qualcosa di nuovo da fare nella tua vita e nella comunione dei santi. Torna al corpo, torna alla Chiesa, torna nella casa del Padre.

Dio vi benedica.

 

 


Questo articolo è una creazione originale di Radio Cristiana FHL. È fondamentale sottolineare che la riproduzione o l’utilizzo del suo contenuto, in qualsiasi forma, non è consentito senza il consenso esplicito di Radio Cristiana FHL
(Cristomihasalvato@gmail.com). Ogni tentativo di modifica, distribuzione o vendita del testo è vietato. La pubblicazione di questo articolo è stata effettuata con il permesso dell’editore originale.
Per scoprire ulteriori risorse e informazioni, vi invitiamo a visitare il nostro sito ufficiale: www.radiocristianafhl.com
©Radio Cristiana FHL

Scritto da: Abramo Spina

Rate it

Commenti post (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *