Riflessioni Bibliche

Dal Tradimento alla Salvezza: Il Piano di Dio nelle Prove di Giuseppe.

today21 Ottobre 2024 79 5

Sfondo
share close

Giuseppe venduto dai fratelli.

Passo di riferimento

Poi si sedettero per mangiare e, alzando gli occhi, videro una carovana d’Ismaeliti che veniva da Galaad, con i suoi cammelli carichi di aromi, di balsamo e di mirra, che scendeva in Egitto.
Giuda disse ai suoi fratelli: «Che ci guadagneremo a uccidere nostro fratello e a nascondere il suo sangue?
Su, vendiamolo agli Ismaeliti e non lo colpisca la nostra mano, perché è nostro fratello, nostra carne».
I suoi fratelli gli diedero ascolto.
Come quei mercanti madianiti passavano, essi tirarono su Giuseppe, lo fecero salire dalla cisterna, e lo vendettero per venti sicli d’argento a quegli Ismaeliti.
Questi condussero Giuseppe in Egitto.
Ruben tornò alla cisterna; ed ecco, Giuseppe non era più nella cisterna.
Allora egli si stracciò le vesti, tornò dai suoi fratelli e disse: «Il ragazzo non c’è più, e io, dove andrò?»
Essi presero la veste di Giuseppe, scannarono un becco e intinsero la veste nel sangue.
Poi mandarono uno a portare al padre loro la veste lunga con le maniche e gli fecero dire: «Abbiamo trovato questa veste; vedi tu se è quella di tuo figlio o no».
Egli la riconobbe e disse: «È la veste di mio figlio.
Una bestia feroce l’ha divorato; certamente Giuseppe è stato sbranato».
Allora Giacobbe si stracciò le vesti, si vestì di sacco e fece cordoglio di suo figlio per molti giorni.
Tutti i suoi figli e tutte le sue figlie vennero a consolarlo; ma egli rifiutò di essere consolato, e disse: «Io scenderò con cordoglio da mio figlio, nel soggiorno dei morti».
E suo padre lo pianse.
Intanto quei Madianiti vendettero Giuseppe in Egitto a Potifar, ufficiale del faraone, capitano delle guardie.
 Genesi 37:25-36

 

Riflessione del giorno

Cari amici, oggi riflettiamo su una delle storie più profonde e toccanti della Scrittura, la storia di Giuseppe.
Qui vediamo un giovane, Giuseppe, venduto dai suoi stessi fratelli per venti sicli d’argento.
Pensiamo a quel momento: Giuseppe, un ragazzo di diciassette anni, aveva raccontato ai suoi fratelli i sogni che Dio gli aveva dato.
Questi sogni, che preannunciavano una grandezza futura, non erano stati accolti con gioia, ma con gelosia e odio.

Immaginiamoci come si sia sentito Giuseppe.
Tradito dalle persone a lui più vicine, venduto come schiavo a una carovana di mercanti stranieri.
La Scrittura dice che Giuseppe piangeva e li implorava, e possiamo solo immaginare la sua disperazione.
Quale dolore nel cuore di questo giovane, che non aveva fatto nulla di male!
Ma ciò che per lui sembrava una disgrazia, in realtà era il primo passo verso un piano più grande che Dio aveva per la sua vita.

Questo mi fa pensare a come Dio spesso opera nelle circostanze più difficili, anche quando sembra che tutto sia perduto.
In Romani 8:28, leggiamo che Diofa cooperare al bene tutte le cose per coloro che lo amano.”
Forse lo abbiamo sentito tante volte, ma è una verità potente: Dio ha il controllo sugli eventi, anche quando noi non riusciamo a vederlo.
Pensiamo a episodi come quelli di Mosè, che dovette fuggire dal palazzo e vivere nel deserto per quarant’anni prima di essere chiamato a liberare il popolo di Israele.
O a Davide, che fu perseguitato da re Saul per anni prima di diventare il re promesso.
O ancora a Gedeone, che si sentiva il più piccolo della sua tribù, ma Dio lo usò per liberare Israele dai Madianiti.

Tutte queste storie ci insegnano che il processo è spesso doloroso, ma è proprio attraverso quel dolore che Dio ci prepara per ciò che ha in serbo per noi.
Anche Giuseppe dovette passare attraverso anni di sofferenze e prove prima di essere innalzato al secondo posto dopo il faraone in Egitto, un ruolo che gli avrebbe permesso di salvare la sua famiglia in tempo di carestia.

Adesso torniamo alla scena del tradimento.
I fratelli di Giuseppe, presi dalla gelosia e dall’invidia, decidono di ingannare il loro padre Giacobbe.
Prendono la veste di Giuseppe, la intingono nel sangue di un animale e la portano al padre, dicendogli che una bestia feroce aveva sbranato Giuseppe.
Giacobbe, affranto dal dolore, si straccia le vesti e rifiuta di essere consolato. Ancora una volta, vediamo come l’inganno segna la vita di Giacobbe.
Ricordiamo che anni prima, Giacobbe stesso aveva ingannato suo padre Isacco per ottenere la benedizione.
Ora, Giacobbe viene colpito da un dolore così profondo che non vuole più essere consolato.

Qui vediamo una grande verità: spesso le prove e i dolori che affrontiamo non sono causati da Dio, ma dalle scelte sbagliate e dal peccato degli uomini, come in questo caso l’invidia e la gelosia dei fratelli di Giuseppe.
Tuttavia, il Signore, nella sua misericordia e sovranità, prende quelle situazioni difficili e dolorose e le trasforma per il nostro bene.
Ciò che i fratelli di Giuseppe avevano fatto per distruggerlo, Dio lo stava usando per salvarli.

Questo ci porta a una riflessione più personale.
Quante volte, nelle nostre vite, ci troviamo di fronte a circostanze che sembrano senza via d’uscita?
Quante volte le prove sembrano troppo pesanti da sopportare, come se non ci fosse speranza?
Eppure, anche in quelle situazioni, il Signore è all’opera. Dio trasforma il nostro lamento in danza, il nostro lutto in gioia.
È vero, a volte il processo è lungo e doloroso, come leggiamo anche nei Salmi: “Io so, Signore, che tu mi hai afflitto nella tua fedeltàSalmo 119:75.
Dio non ci lascia mai soli nelle nostre afflizioni.

Qual è la promessa che Dio ti ha fatto?
Forse stai attraversando una stagione di prova e dolore, e la realizzazione della promessa sembra lontana.
Ma ricorda: come Giuseppe, Mosè, Davide e tanti altri, anche tu potresti essere nel bel mezzo di un processo che il Signore sta usando per prepararti a qualcosa di grande.

Infine, ti incoraggio con queste parole: Dio è fedele.
Egli non dimentica le sue promesse.
Anche se il cammino è difficile, Lui è con te e userà ogni situazione per il tuo bene e per la sua gloria.
La prova che attraversi oggi può essere la preparazione per una grande benedizione domani. Abbiamo fiducia in Lui, perché Dio non fallisce mai.

Che Dio ci dia la forza di rimanere fedeli e di confidare nel suo piano perfetto.

Dio vi benedica, Amen.

 

 

 


Questo articolo è una creazione originale di Radio Cristiana FHL. È fondamentale sottolineare che la riproduzione o l’utilizzo del suo contenuto, in qualsiasi forma, non è consentito senza il consenso esplicito di Radio Cristiana FHL
(Cristomihasalvato@gmail.com). Ogni tentativo di modifica, distribuzione o vendita del testo è vietato. La pubblicazione di questo articolo è stata effettuata con il permesso dell’editore originale.
Per scoprire ulteriori risorse e informazioni, vi invitiamo a visitare il nostro sito ufficiale: www.radiocristianafhl.com
©Radio Cristiana FHL

Scritto da: Abramo Spina

Rate it

Commenti post (0)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *


0%